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NEWS CASSAZIONE – IMPOSTE INDIRETTE – successioni e donazioni – sentenza n. 31476/19 del 21.11.2019

La Corte di Cassazione, con ordinanza n. 31476 depositata il 3.12.2019, ha precisato: “Il giudicato formatosi tra il contribuente e l’agente della riscossione spiega in ogni caso effetti anche nei confronti dell’ente impositore. Durante l’attività di riscossione l’ente impositore conserva la propria qualità di creditore, ma la legge sancisce una scissione fra la titolarità del credito e la legittimazione all’esercizio delle azioni e delle tutele correlate alle situazioni giuridiche soggettive nascenti dal rapporto di imposta, spettando queste ultime all’agente della riscossione: ne deriva, sul piano processuale, la sostituzione dell’agente riscossione all’ente impositore e, conseguentemente,  l’operatività nei confronti dell’Agenzia delle Entrate del giudicato formatosi nella lite tributaria fra il contribuente e l’agente Equitalia, indipendentemente dalla denuntiatio lítis all’Agenzia, la quale potrà unicamente rilevare nel rapporto interno ex art. 39 D.Lgs. n. 112 del 1999”.

Pertanto il giudicato formatosi su una cartella impugnata contro l’Agente della riscossione  si estende anche all’Agenzia delle entrate quale ente impositore, pur se non abbia partecipato al relativo contenzioso.

 

Massime precedenti conformi:
Massime precedenti difformi: